Aborto forzato e divieto di aborto – due facce della stessa medaglia

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Gender Law Newsletter FRI 2024#4, 01.12.2024 - Newsletter abonnieren

MONDO: ABORTO FORZATO


2024

Aurora MAGGI, Dalla violenza che condanna, alla condanna della violenza. L’aborto forzato nel prisma della comparazione, in: GENius 6 ottobre 2024.
Abstract: «L’aborto forzato e la sterilizzazione involontaria costituiscono fenomeni storicamente celati nel mondo. Tuttavia, si tratta di forme di violenza che possono manifestarsi in modi e per ragioni dissimili. Indubbiamente rappresentano un’interferenza nella sfera intima ed inviolabile di una persona. L’intento di questo lavoro è quello di portare alla luce situazioni invisibili, denunciando la violenza sconosciuta o misconosciuta

L’aborto forzato è la pratica con la quale una donna subisce interruzione di gravidanza senza il proprio consenso. È il frutto di coercizione fisica e morale. Sia l’aborto forzato che le limitazioni del diritto all’aborto sono negazioni dell’autodeterminazione riproduttiva. La peculiarità del fenomeno dell’aborto forzato consiste nell’imposizione di una pratica che, tradizionalmente, costituisce l’oggetto di una lotta per l’affermazione di un diritto della donna.
Nell’ambito di guerre, persiste l’idea del corpo della donna come simbolo, arma e strategia di guerra. Per quanto riguarda per esempio la Germania nazista, l’autrice del saggio parla di «genocidio biologico, essendo stato perpetrato mediante atti volti alla prevenzione delle nascite all’interno del gruppo vittima, rientrando nella definizione dell’art. 2 lett. d) della Convenzione del 9 dicembre 1948 sulla prevenzione e repressione del crimine di genocidio […]».
Vi sono poi gli aborti selettivi praticati in paesi come India (ma non solo), «in un contesto caratterizzato da una marcata presenza di gender bias, condizionamenti negativi fortemente radicati nei confronti della figura della donna, che hanno storicamente contribuito ad alimentare pratiche come gli aborti selettivi e infanticidi femminili». Un altro caso di intreccio tra aborto selettivo e aborto forzato è la Cina, con la sua politica di contrasto alla crescita demografica che tra l’altro ha portato a un disequilibrio tra la popolazione maschile e quella femminile. Nei confronti delle donne tibetane, tali pratiche avevano un vero e proprio carattere genocidiario.
L’autrice cita altri esempi di sterilizzazioni forzate praticate nelle americhe del nord per motivi sostanzialmente razziali.
Accesso diretto all’articolo (geniusreview.eu)